Indian summer

A volte, presi dai nostri pensieri, dai nostri problemi, o anche solo dalla frenesia delle nostre vite, dimentichiamo quanto è semplice ritrovare il proprio spazio, i nostri tempi, la nostra fisicità. A volte ci vuole uno stimolo, un idea che si insinua, un velato suggerimento.

Oggi l'occasione me l'ha data Genova.

Il lavoro incalzava e le gambe erano pesantine dopo la corsa di ieri: in preda a smanie di velocità ho iniziato a fare qualche ripetuta (poi vedremo se hanno una benchè minima utilità) ed inoltre sapevo che stasera sarei uscito con Massi e Stefano per fare una decina di km.

Eppure, a mezzogiorno splendeva un sole fantastico, l'aria era calda e quieta e così ho messo pantaloncini e scarpette e sono salito al Richelieu.
Arrivato sul sentiero picchiava così tanto che mi sono levato la maglietta a maniche lunghe e me ne sono andato fino alla cava a torso nudo. L'ultimo giorno di novembre.

Con il mare che brillava sullo sfondo, il duro sentiero che saliva al Forte ed il profumo di timo selvatico. Solo.

Genova, dicevo... è un idea come un'altra.

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